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Yuva Noah Harari – Sapiens: A Brief History of Humankind

Sto leggendo l’opera di Harari “Sapiens: A Brief History of Humankind” il cui titolo nella versione italiana è “Sapiens: Da animali a dei, breve storia dell’umanità” cosigliatomi da alcuni amici nel corso delle bellissime giornate trascorse ai “Colloqui di MartinaFranca” lo scorso primo fine settimana di giugno.

Sono qui a sottoporvi questo passaggio che compare nella parte terza intitolata l’unificazione dell’umanità. Il passaggio è ricco di spunti di riflessione e ci spinge a effettuare ulteriori approfondimenti. Non tutti proveranno entusiasmo riflettendo sullo scenario futuro tratteggiato dall’autore in questo breve passo, tuttavia possiamo riconoscere al prof. Harari  la lucidità nel descrivere l’attuale situazione in cui viviamo così come ha sapientemente fatto nella prima parte del libro descrivendo le direttrici che l’umanità  ha percorso nel corso della sua esistenza fino ai nostri giorni.

“Il nuovo impero globale.

A partire dal 200 a.C. Circa, la maggior parte degli umani è vissuta all’interno di imperi. E sembra probabile che ciò accadrà anche in futuro. Ma questa volta l’impero sarà veramente globale.

Con l’avvio del XXI secolo, il nazionalismo sta perdendo rapidamente terreno. Sempre più persone ritengono che tutti gli esseri umani siano fonte legittima di autorità politica, piuttosto che membri di una particolare nazionalità; e che il faro che guida la politica debba essere la salvaguardia dei diritti umani e la protezione degli interessi dell’intera specie umana. Se è così, il fatto che siamo divisi in circa duecento stati indipendenti è più un impaccio che un vantaggio. Poiché agli svedesi, agli indonesiani e ai nigeriani spettano gli stessi diritti umani, non sarebbe più semplice se tutti fossero salvaguardati da un unico governo globale?  

La comparsa di problemi che riguardano tutto il globo, come lo scioglimento delle calotte polari, erode progressivamente la legittimità degli stati-nazione indipendenti. Nessuno stato sovrano sarà in grado di affrontare da solo il riscaldamento del pianeta. Il Mandato Celeste cinese  era stato conferito dal Cielo per risolvere i problemi dell’umanità. Il moderno Mandato Celeste sarà conferito dell’umanità per risolvere i problemi del cielo, come il buco nell’ozono e l’aumento dei gas serra. Il colore dell’impero globale sarà verde

Oggi il mondo pare ancora politicamente frammentato ma gli Stati stanno perdendo velocemente la loro indipendenza. Nessuno di loro  è  davvero in grado di attuare politiche economiche indipendenti, di dichiarare e condurre guerre come e quando gli pare e neppure di gestire i propri affari interni come ritiene più opportuno. Gli Stati sono sempre più esposti alle trame dei mercati globali, all’interferenza delle multinazionali e delle ONG e alla supervisione dell’opinione pubblica globale e del sistema giudiziario internazionale. Sono tenuti a conformarsi agli standard globali del comportamento finanziario, della politica ambientale e della giustizia. Flussi di capitale, di lavoro e di informazione di enorme portata modellano il mondo con una crescente noncuranza nei confronti dei confini e delle opinioni dei singoli Stati.

L’impero globale che si profila davanti a noi non è governato da un particolare stato o gruppo etnico. In modo analogo al tardo impero romano, è retto da una elite multietnica e tenuto insieme da una cultura e da interessi comuni. In tutto il mondo è chiamato ad aderirvi un numero sempre maggiore di imprenditori, ingegneri, esperti in vari campi, studiosi, avvocati e manager. Essi devono valutare se rispondere alla chiamata imperiale o rimanere fedeli al proprio stato e al proprio popolo. Sempre più numerosi sono coloro che scelgono l’impero.
                                                                                            


Yuval Noah Harari (in ebraico: יובל נח הררי‎?; Kiryat Ata, 24 febbraio 1976) è uno storico, saggista e professore universitario israeliano. Dal 2012 membro della Accademia israeliana delle scienze e delle lettere, insegna all’Università Ebraica di Gerusalemme ed è noto soprattutto per aver pubblicato nel 2014 il best seller Sapiens: A Brief History of Humankind

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