Infocrazia e sostenibilità
Infocrazia è l’ulimom libro di Byung Chul, un filosofo nato a Seoul che è stato anche professore di filosofia e Studi culturali all’Universitat der Kunste di Berlino.
Si tratta di un’analisi della cultura digitale e della sua influenza sulla società moderna. Il libro esamina come la tecnologia digitale abbia cambiato il modo in cui le persone interagiscono, comunicano e apprendono. Esamina anche come la tecnologia digitale stia cambiato il modo in cui le persone vedono il mondo e come questo stia influenzando pervasivamente le democrazie, la politica, l’economia e la cultura . L’infocrazia sancirebbe, secondo il filosofo, la fine dell’agire condiviso mettendo in crisi il concetto di verità.
“Chiamiamo regime dell’informazione quella forma di dominio nella quale l’informazione e la sua diffusione determinano in maniera decisiva, attraverso algoritmi e intelligenza artificiale, i processi sociali, economici e politici. Diversamente dal regime disciplinare , a essere sfruttati non sono corpi ed energie ma informazioni e dati. Decisivo per la conquista del potere non è il possesso dei mezzi di produzione, bensì l’accesso a informazioni che vengono utilizzate ai fini della sorveglianza psicopolitica, del controllo e della prevenzione dei comportamenti. ILregime dell’informazione si accompagna al capitalismo dell’informazione, che evolve un capitalismo della sorveglianza e declassa gli esseri umani a bestie da dati e consumo.