ACQUA COMUNI E TERRITORIO
ACQUA COMUNI E TERRITORIO
Acqua e Garden City
WORKSHOP CIHEAM
Bari, 1 luglio 2019
A CURA DI: ANNA RITA SOMMA, LUIGI SISTO, NICOLA LAMADDALENA, WANDA OCCHIALINI
Maurizio Raeli Direttore CIHEAM Bari
Il termine “Garden City” menzionato nel titolo di questa pregevole iniziativa potrebbe evocare nei lettori l’omonimo distretto residenziale del Cairo, elegante sede di alcune importanti ambasciate, tra cui l’ambasciata italiana in Egitto, che si affaccia su Corniche El Nile, l’ampia strada che costeggia la riva orientale del fiume Nilo. E, partendo dalle strade alberate, eleganti e trafficate, che si intersecano nella megalopoli egiziana, la riflessione si trasferisce doverosamente sull’attuale urgenza di armonizzazione del rapporto tra città, territorio e acqua. Da una parte, la crescita demografica e lo sviluppo economico, spesso associati a livelli di inquinamento molto elevati, hanno accresciuto notevolmente la “domanda” di acqua; dall’altra, i cambiamenti climatici stanno modificando le condizioni per un accesso equo e incondizionato alle risorse idriche e stanno creando pesanti problemi proprio a livello urbano con i fenomeni metereologici estremi, l’aumento del dissesto idrogeologico, ecc.. L’acqua costituisce un diritto fondamentale e irrinunciabile per ogni abitante del nostro pianeta, un elemento essenziale della vita, connaturale alla nostra stessa esistenza: la salute e la sicurezza alimentare dipendono dall’acqua. Il numero crescente di aree urbane con problemi legati all’acqua dimostra che tale risorsa non è scontata né infinita e che consumare di meno è un’esigenza etica, necessaria ed indifferibile. L’esperienza critica vissuta da Città del Capo in Sudafrica costituisce un monito sulla necessità di aumentare l’attenzione su tali questioni e di continuare a sperimentare soluzioni sostenibili, innovative e socialmente condivise per la gestione delle risorse idriche, sempre più complessa e problematica. In questo contesto, nel quale tutti sono chiamati a fornire un contributo corale, convinto e senza riserve, le esperienze e le “buone pratiche” di chi si occupa quotidianamente di gestire e preservare le risorse naturali, diventano elementi indispensabili. Le comunità urbane sono chiamate a svolgere con fermezza un ruolo decisivo per una efficiente ed efficace governance dell’acqua, orientando le proprie scelte in un’ottica di economia circolare, con un approccio sistemico e multidisciplinare, per la creazione di città sempre più nature- oriented e sempre più resilienti. Il paradigma delle Garden City viene dunque proposto e declinato nella consapevolezza che per armonizzare il rapporto tra acqua, comuni e territorio sia necessario agire a più livelli integrando i diversi settori; occorre incrementare le riforestazioni e le infrastrutture verdi, ridurre l’inquinamento, arricchire le città di parchi, orti e giardini, attuando un’integrazione sostenibile tra città e campagna; occorre portare la Natura nel cuore della vita delle città, riconoscere l’importanza sociale ed ambientale dell’agricoltura urbana e periurbana, che attraverso la sua multidimensionalità assolve a compiti non solo di produzione alimentare, ma anche di salvaguardia idrogeologica, di miglioramento della qualità ambientale e paesaggistica, di attivazione di sistemi economici locali virtuosi, in un’ottica di green economy. In tale contesto, si colloca il workshop “Acqua, comuni e territorio” promosso dal CIHEAM Bari con un ampio partenariato costituito da enti di ricerca, università, amministrazioni pubbliche, consorzi di bonifica, ordini professionali, associazioni, nella consapevolezza condivisa secondo cui, per una ottimale gestione dell’acqua a livello territoriale, occorre integrare e creare sinergie tra diversi settori, competenze, discipline. In particolare, nel volume che raccoglie i contributi di questa iniziativa, si evidenzia il ruolo strategico delle smart technologies, il valore dell’ingegneria naturalistica, si promuovono esperienze e buone pratiche in diversi campi, tra cui quelli relativi alla gestione dei servizi idrici, al recupero e riuso dei reflui urbani opportunamente trattati in agricoltura, alla mitigazione del dissesto idrogeologico e dei cambiamenti climatici, alla climatizzazione geotermica; si evidenzia inoltre il valore dell’acqua pubblica, ricordando la centralità di garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico sanitarie, come previsto sia dall’obiettivo 6 dei Sustainable development Goals delle Nazioni Unite e in linea con l’agenda strategica CAPMED 2030 del CIHEAM. Il leader sudafricano Nelson Mandela ribadiva: “L’acqua è un diritto di base per tutti gli esseri umani: senza acqua non c’è futuro. L’accesso all’acqua è un obiettivo comune. Esso è un elemento centrale nel tessuto sociale, economico e politico del paese, del continente, del mondo. L’acqua è democrazia”. In linea con detta citazione, ottimizzare l’uso dell’acqua pubblica, mantenendo inalterati gli standard di qualità, spinge quindi verso un equilibrio che può essere raggiunto soltanto dedicando maggiori energie alla ricerca, alla divulgazione di buone pratiche, in un contesto di rinnovata collaborazione pubblico-privato e con il sostegno degli organismi internazionali: una formula valida, di cui il CIHEAM Bari continuerà certamente a farsi promotore.