Acqua: un bene prezioso.
L’acqua è un bene comune fondamentale per la vita. Gli effetti dei mutamenti climatici, l’inquinamento, gli sprechi, la rendono una risorsa sempre più scarsa e al centro di gravi tensioni sociali in particolare nei paesi del sud del mondo”. (Legambiente).Oggi il modo affronta situazioni estreme se si considera che:
• 750 milioni di persone non accedono all’acqua (Actionaid);
• l’inquinamento causato dalle fabbriche che rilasciano sostanze chimiche pericolose causa un impatto negativo sulle risorse idriche, sulla salute umana e sull’ambiente (Greenpeace);
• il cambiamento climatico generato dalle attività umane sta causando la desertificazione di vaste aree geografiche e l’innalzamento del livello dei mari con impatti inimmaginabili sulla vita di popolazioni che vivono nelle regioni costiere;
• fiumi, mari e laghi interni si stanno asciugando come sta accadendo al Nilo, al Fiume Giallo, all’ Indo, al Colorado, al Rio Grande, al Gange le cui acque vengono utilizzate per irrigare le colture che consumano da sole metà dell’acqua della terra.
Tutto ciò causerà nel futuro migrazioni di proporzioni bibliche come ricorda Amitav Ghosh nel suo recente “la grande cecità: il cambiamento climatico è l’impensabile”.
Anche in Italia è diventato più urgente il problema della corretta gestione di questa risorsa che presenta varie criticità. Ancora oggi nel nostro Paese 18 milioni di cittadini scaricano i loro reflui nei fiumi, nei laghi e nel mare senza depurazione, 9 milioni non sono serviti dalla rete fognaria, 1 milione beve acqua del rubinetto in deroga ai parametri di qualità per arsenico, boro e fluoruri. C’è poi la questione dei canoni di concessione per le acque minerali, un grande business di cui godono ingiustamente solo in pochi.” (Fonte: Legambente)
La prof.ssa Luciana Migliore ecotossicologa dell’Università di Tor Vergata è impegnata nella ricerca sull’utilizzo e salvaguardia delle acque e sarà con noi per parlare di acqua e dei rischi connessi al suo spreco e al suo inquinamento. Con lei cercheremo di capire come i rischi possono essere trasformati in opportunità per il territorio a patto di cambiare le nostre abitudini e il nostro modo di pensare.