Siamo alla vigilia della fase due e durante questo lungo periodo in cui tutto il mondo si è trovato sospeso (e non sappiamo ancora fino a quando durerà questo tempo) mi sono sorpreso a considerare la mia esistenza prima e dopo la pandemia.
Sono avvenute cose incredibili: i treni e gli aerei hanno smesso di funzionare, le persone hanno smesso di incontrarsi e di circolare liberamente, molti sono morti e molti di più si sono trovati senza certezze economiche e ad affrontare un futuro completamente diverso da quello desiderato o costruito durante gli anni.
D'altro canto nuove idee stanno emergendo (idee che nessuno avrebbe avuto il coraggio di raccontare prima della Pandemia) e con sorpresa proprio da una città globalizzata come New York che si arriva l'impensabile.
si sta verificando quanto avevamo discusso nell'era prima della Pandemia ... le città stanno diventando meno interessanti di quanto eravamo abituati a pensare e rimanere in città appare inutilmente costoso proprio per gli aspetti collegati ai nuovi rischi insorgenti.
Pur augurando ai grandi centri urbani una rapida rinascita scopriamo le grandi opportunità della ruralità. È questo il momento giusto per consentire il nuovo rinascimento della ruralità? Io credo proprio di si
qui il link all'articolo del New York Times
Manhattan Faces a Reckoning if Working From Home Becomes the Norm
https://www.nytimes.com/2020/05/12/nyregion/coronavirus-work-from-home.html?referringSource=articleShare