Filippo Novello – la sua testimonianza

Riporto il link all’intervista a Filippo Novello, figlio del bracciante Giuseppe che fu ucciso negli scontri a Montescaglioso in provincia di Matera il 14/12/1949 giornata in cui oggi ricorre l’anniversario.

Si tratta sia di una drammatica storia personale, per le vicende che interessarono un bambino di tre anni che si trovò improvvisamente orfano di padre, sia di una narrazione collettiva in cui potevano riconoscersi tutti i lavoratori agricoli del sud che in quel momento lottavano per poter soddisfare i più elementari bisogni primari.

Filippo racconta il vissuto di un bambino attorno al quale si strine la comunità non solo del suo paese e poi quello di un ragazzo e di un uomo adulto con una narrazione in cui possiamo intuire la storia della trasformazione della nostra società.

Per comprendere come e cosa siamo dobbiamo comprendere come e cosa eravamo. Rimando. pertanto, a quanto dice Filippo Novello:

“Io ritengo che quei movimenti hanno contribuito a costruire una coscienza democratica. Anzitutto. La consapevolezza di una presenza sociale molto forte e legittimata dagli obiettivi: in primis la terra ai contadini. Altra cosa è invece l’esito della riforma con mille complicazioni, anche di natura spesso clientelare.”

Proprio in questo senso oggi non possiamo prescindere da questa testimonianza quando ci avviciniamo ai Borghi della Riforma Fondiaria o alle case sparse che popolano come fantasmi i territori pugliesi e lucani. Dobbiamo comprendere a fondo la ragione della loro edificazione e del loro abbandono se vogliamo contribuire ad una rinascita sostenibile dei nostri territori secondo i 17 Obiettivi di sostenibilità dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite.

http://roccoderosa.blogspot.com/2021/12/come-dimenticare-quel-14-dicembre.html