Focsiv – l’agricoltura e la difesa dei contadini
Apprendo, consultando il sito della Coldiretti che circa seicentomila persone hanno visitato nei tre giorni del fine settimana il Villaggio Coldiretti a Bari. Tra i quasi 200 stand che hanno ospitato “mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, stalle, agriasili, fattorie didattiche, orti, …” ho avuto la fortuna di vistare lo stand della Focsiv.
Nello stand ho incontrato tre volontarie che, sotto un cocente sole quasi estivo mi hanno spiegato cos’è la Focsiv, perché opera e come opera.
“La Focsiv è la più grande Federazione di Organismi di volontariato internazionale di ispirazione cristiana presente in Italia. E’ impegnata nella promozione di una cultura della mondialità e nella cooperazione con le popolazioni del sud del mondo. Focsiv contribuisce alla lotta contro ogni forma di povertà e di esclusione, all’affermazione della dignità di tutti gli uomini, alla tutela e promozione dei diritti umani e alla crescita delle comunità e delle istituzioni locali, in coerenza con i valori evangelici e alla lue della dottrina sociale della Chiesa. … La Focsiv opera attraverso l’opera di 25.000 volontari che hanno messo a disposizione delle popolazioni più povere il proprio contributo umano e professionale.”
La Focsiv è impegnata nella difesa di chi lavora la terra ed in particolare:
- denuncia le attività che costringono le popolazioni all’abbandono, l’accaparramento delle terre, il caporalato e la schiavitù di chi sottopaga i prodotti agricoli e il lavoro nei campi;
- sostiene le comunità rurali, richiedendo politiche adeguate per garantire la sicurezza alimentare e la salubrità dei cibi, per promuovere il valore dell’agricoltura familiare come risposta alla crisi globale, ai cambiamenti climatici, alle migrazioni.
Allo stand mi è stato donato il rapporto “I padroni della Terra” dedicato al fenomeno del “land grabbing” ovverosia dell’accaparramento con forza (grabbing) dei territorio agricolo e non solo (land) da parte di enti nazionali o privati (in genere grandi multinazionali) che hanno il fine di perseguire ii più efficiente sfruttamento economico essendo guidati da una ottenebrata e sciagurata visione strategica.
Tale fenomeno provoca:
- vittime che sono identificate da un lato in tutti i piccoli coltivatori in possesso di terra o meno e dall’altro nelle minoranze etniche o religiose o comunque gruppi sociali deboli;
- fenomeni migratori e creazione di profughi, fuga verso città che si trasformano in megalopoli con periferie degradate con accentuate aggravamento delle situazioni di povertà;
- devastazione ambientale.
Il report affronta la questione su chi siano i reali proprietari delle terre coltivabili e chi ne abbia il controllo, ma è anche al tempo stesso una denuncia ed una riflessione su quanto sta accadendo in ogni parte del mondo in tema di:
- accaparramento del suolo e delle terre più fertili;
- ripercussioni quali conflitti, espulsioni, migrazioni, depauperamento dell’ambiente e la scomparsa delle biodiversità. le cui gravi conseguenze ricadranno su tutti per generazioni a
Il tema è analizzato partendo da una base dati rappresentata dal Land Matrix di cui vengono forniti con estrema trasparenza le logiche di alimentazione della stessa e le possibili fonti di errore che sono fondamentalmente dovute alla difficoltà di reperire informazioni aggiornate dagli enti governativi sui contratti stipulati. Solo partendo dai contratti si può comprendere se si tratta di land grabbing e solo da questi si possono dedurre gli attori coinvolti e le motivazioni economiche alla base di tali accordi.
E’ possibile sostenere l’attività della Focsiv attraverso anche piccole donazioni partecipando alle campagne nazionali “Difendi chi lavora la terra” e “Abbiamo riso per una cosa seria” a favore dell’agricoltura familiare.
Qui di seguito il link al sito