Grani antichi e biodiversità per un futuro ecosostenibile
Il grano: pilastro della dieta mediterranea, simbolo della gastronomia italiana, modello di alimentazione sana e pulita. Ma possiamo davvero fidarci ad occhi chiusi del grano che consumiamo?
“X Grain – ma non chiamateli OGM”(secondo video prodotto dall’Abap – Associazione Biologi Ambientalisti Pugliesi) è un percorso a più voci che conduce ad una nuova consapevolezza alimentare. Attraverso i contributi di storici della scienza, agronomi, coltivatori, medici, nutrizionisti, biologi molecolari e avvocati, l’autore e regista Stefano di Lauro indaga e svela i mutamenti avvenuti nell’arco del secolo scorso in ambito cerealicolo. Modificazioni che hanno provocato la massiccia diffusione nei campi di una sola cultivar, a discapito della coltivazione dei cosiddetti “grani antichi”. Modificazioni che fanno riflettere anche riguardo all’aumento esponenziale delle intolleranze alimentari al grano e dei casi di celiachia negli ultimi trent’anni.
La visione del cortometraggio darà l’avvio al dibattito dal titolo “Grani antichi e biodiversità”, fornendo interessanti occasioni di riflessione e di approfondimento sulla tutela della biodiversità – paesaggistica, agricola ed alimentare – e sulle opportunità legate al recupero di specie antiche di grano duro, come la varietà Senatore Cappelli.
A confronto le tesi degli esperti, le esperienze dei produttori agricoli e i contributi di coloro che operano per difendere la biodiversità come essenza e patrimonio di ogni singolo territorio