Il cammino del pensiero-Tappa 4. Acquaviva delle Fonti
Sabato 1/8/2020 – ore 19.00 – Acquaviva
La meta di questa giornata è la “Giostra” una costruzione del primo novecento che è situata nella periferia rurale di Acquaviva delle Fonti. Si tratta una bizzarra e colorata residenza estiva degli anni 30 le cui forme ricordano appunto quelle di una giostrina. La struttura è ora in stato di abbandono ma il Comune di Acquaviva delle Fonti ha candidato questo edifico a futura sede dell’Hub culturale. Insieme a Pasquale Cotrufo assessore all’agricoltura di Acquaviva e a Domenico Ardito fondatore della Masseria Pietrarosa nell’agro di Acquaviva e nostro accompagnatore nel “Cammino del Pensiero” arriviamo alla costruzione per una simbolica visita e nel farlo attraversiamo la lussureggiante campagna acquavivese di cui Pasquale Cotrufo ci racconta ciascun aspetto con dovizia di particolari.
Lorenzo, il cocchiere, e Domenico ci riportano indietro alla tenuta Pietrarosa dove ci aspetta Vito Abrusci Referente dei produttori dei presidi slow food “Cipolla rossa di Acquaviva” e “Cece nero della Murgia Carsica”, Consigliere di Amministrazione del distretto del Cibo “SUD-EST Barese”, vice-presidente del Distretto Urbano del Commercio in rappresentanza della Confcommercio Bari-BAT che ha legato il suo nome a molteplici iniziative del territorio Pugliese (primo percorso cicloturistico Acquaviva-Cassano delle Murge) e che con energia ed entusiasmo ci parla dei progetti per un futuro sostenibile dei territori agricoli della Murgia. Vito Abrusci ha legato il suo nome alla rinascita della coltivazione della Cipolla Rossa di Acquaviva che si distingue per la forma piatta, il colore rosso e la proverbiale dolcezza che si coltiva in alcuni areali del territorio di Acquaviva delle Fonti. La cipolla rossa di Acquaviva deve la sua specificità alle caratteristiche del terreno e alla presenza di falde acquifere di superficie. Il recupero della coltivazione della cipolla, ci dice Vito, ha valorizzato la vocazione agricola del territorio a rotazione con la coltivazione del Cece nero della Murgia Carsica”. Oggi la superficie interessata alla coltivazione dei due prodotti identitari di Acquaviva delle Fonti, tutelati e valorizzati dalla Fondazione per la Bio-Diversità Slow Food, si sviluppa su una superficie di circa 20-30 ettari. Vito ci racconta che l’ABC di Acquaviva è: A come acqua, B come banda, C come cipolla. Abbiamo parlato del recupero della grotta di “Curtomartino” e della strategica posizione geografica che Acquaviva rappresenta come cerniera tra l’Adriatico e la Murgia, infatti ci racconta di una idea progettuale “Murgia – Mare” da sviluppare tra i territorio della Murgia e quelli che si affacciano sull’Adriatico della provincia di Bari.
Con Vito, Pasquale e Domenico e Francesco Villari della Masseria delle Monache (che nel frattempo ci aveva raggiunto) abbiamo parlato delle possibili soluzioni collegate all’abbandono delle nuove generazioni del territorio che potrebbero essere arrestate permettendo una nuova visione delle opportunità offerte dal territorio e creando alleanze con tutte le forze positive che operando nello stesso. Ci siamo accomiatati non prima di degustare insieme ai presenti le preparazioni tipiche della Masseria Pietrarosa tra cui anche la mozzarella locale.