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Il treno del pensiero – Alessandro Pellegatta

Cominciamo le presentazioni dei relatori del viaggio “Il partenariato per lo sviluppo sostenibile” del “ Il Treno del Pensiero – Train of thought” in programma il prossimo 20 luglio…

Presentiamo quindi Alessandro Pellegatta, classe ’61, nato a Milano, dirigente del settore credito. Autore di saggi di critica letteraria, reportage, poesie, racconti e testi teatrali, dedica da anni la sua attività alla letteratura di viaggio con libri editi da FB Editor (Taqiyya. Alla scoperta dell’Iran); da Besa editrice (Agim. Alla scoperta dell’Albania, Oman. Profumo del tempo antico, La terra di Punt. Viaggio nell’Etiopia storica, Karastan. Armenia, terra delle pietre, Eritrea. Fine e rinascita di un sogno africano, Vietnam del Nord. Minoranze etniche e dopo sviluppo, Manfredo Camperio: storia di un visionario in Africa); da Historica Editore (Il Mar Rosso e Massaua)

Grande conoscitore del Corno d’Africa e in particolare della realtà eritrea, ha partecipato e partecipa a numerosi incontri e presentazioni pubbliche che hanno per oggetto la letteratura di viaggio collaborando con siti e riviste on line aventi ad oggetto la tutela dei diritti dell’uomo e delle minoranze etniche.

Relativamente all’evento il programma il 20 luglio a Mola di Bari avvia il suo intervento con alcuni versi scritti da Alexander Langer nel 1994, nel Tentativo di decalogo per la convivenza interetnica.

Nelle nostre società “[…] deve essere possibile una realtà aperta a più comunità, non esclusiva, nella quale si riconosceranno soprattutto i figli di immigrati, i figli di famiglie miste, le persone di formazione più pluralista e cosmopolita”. (…) “La convivenza plurietnica, pluriculturale, plurireligiosa, plurilingue, plurinazionale appartiene e sempre più apparterrà, alla normalità, non all’eccezione”. (…) “In simili società è molto importante che qualcuno si dedichi all’esplorazione e al superamento dei confini, attività che magari in situazioni di conflitto somiglierà al contrabbando, ma è decisiva per ammorbidire le rigidità, relativizzare le frontiere, favorire l’integrazione”…

 

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