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Simenza e la reinvenzione del futuro partendo dal nostro passato (non dimenticando una splendida granita al pistacchio)!

Catania 5/4/2018,

In una calda e luminosa giornata di inizio aprile, a ridosso delle festività pasquali, ho avuto il piacere di incontrare Giuseppe Li Rosi (in partenza per Bruxelles) e Paolo Caruso dell’associazione Simenza.

Un’associazione che si è costituita quattro anni fa attorno alla volontà e iniziativa di Li Rosi e al quale ha subito partecipato Paolo Caruso che è il motore organizzativo dell’associazione.

L’idea, che ha subito riscosso l’interesse di molti sul territorio siciliano, è stata quella di riattivare le coltivazioni di grano che anticamente venivano coltivate sul luogo.

Paolo, agronomo, collabora con l’Universita’ di Catania e mi ha portato a visitare l’azienda in cui l’Università ha selezionato 54 tipologie di antiche sementi di grano e che sta coltivando con attenzione per osservarne la crescita, la resistenza alle piante parassitarie e alle condizioni climatiche del territorio che quest’anno appare particolarmente siccitoso.

Il viaggio continua anche con la competente assistenza di Federica che nel frattempo ci ha raggiunto. Federica, laureata in scienze della comunicazione, ha deciso di rimanere in Sicilia occupandosi di promozione del territorio e ha in carico tutte le iniziative promozionali che ruotano intorno all’associazione e che includono la promozione delle farine e dei prodotti realizzati con i grani antichi.

Insieme andiamo ad incontrare uno dei produttori che ha aderito all’iniziativa di Simenza. Andiamo nell’azienda agricola di Salvo Passamonte, geologo, che alcuni anni fa, non potendo svolgere la propria professione proficuamente, ha deciso di occuparsi dell’azienda agricola di famiglia. Salvo ha riscoperto le varietà di grani coltivati dalle generazioni che lo hanno preceduto dopo essersi reso conto della non redditività della coltivazione dei grani moderni, che seppur massimizzano la resa per ettaro, non erano sufficientemente remunerativi a garantire la sopravvivenza dell’azienda di famiglia.

il successo dell’iniziativa e’ frutto dell’intuizione che ha spinto l’imprenditore ad acquistare un mulino in legno e pietra, ricostituendo la filiera di trasformazione a valle della coltivazione e producendo le farine e i suoi prodotti derivati . Oggi nel mulino sono disponibili per l‘acquisto confezioni di farina e di pasta di tutte le qualità coltivate nella proprietà.

Salvo, Paolo e Federica con un entusiasmo contagioso mi parlano insieme dei loro progetti e di tutte le iniziative che intendono attivare con il sottofondo del suono del mulino che nel frattempo continua a produrre farine di diversa consistenza .

La visita al mulino è stata l’occasione per incontrare un produttore di pomodoro che coltiva le pianticelle nelle alture a ridosso di Catania. La coltivazione beneficia della forte escursione termica tra le ore notturne e quelle diurne consentendo la crescita del pomodoro in assenza di irrigazione. Tale condizione favorisce l’esaltazione dei profumi e degli aromi di questo prodotto tipico.

L’incontro si è concluso di fronte una gigantesca granita al pistacchio obbligatoriamete degustata con la brioche ed ammirando il panorama del mare di Sicilia nei pressi di Acireale. Dopo una una velocissima visita ad Acireale, Acitrezza, Acicastello e agli splendidi faraglioni mi sono commiatato da Paolo con la promessa della sua presenza a settembre nei territori fra la Puglia e la Lucania. In tale occasione si parlerà del futuro dell’umanità che potrà solamente essere inventato nei nostri borghi agricoli.

A presto.

Vincenzo

Pagina Facebook di simenza: https://www.facebook.com/Simenza.bio/

4 Responses to “Simenza e la reinvenzione del futuro partendo dal nostro passato (non dimenticando una splendida granita al pistacchio)!

  • Isabella Onofrii
    6 anni ago

    Pemso di contattarvi per sapere se posso acquistare i vostri prodotti… ❤

    • VincenzoCoppa
      6 anni ago

      Gentilissima Isabella,
      se vuoi posso metterti in contatto con gli agricoltori di Simenza o con in generale con chi produce farine antiche. Anche io come te ho sviluppato allergie ai prodotti industriali
      Laverdevia

  • Io ho preso la farina di grani antichi(timilia)facevo il pane in casa con questa farina il pane veniva molto buono e adatto proprio per le mie allergie.Parlo al passato perche’ la trovavo attraverso un negozio del mio paese che pero’ poi ha chiuso e quindi dopo e ora non piu’ trovata(naturalmente di grano bio)

    • VincenzoCoppa
      6 anni ago

      Gentilissima Katia,
      se vuoi posso metterti in contatto con gli agricoltori di Simenza o con in generale con chi produre farine antiche. Anche io come te ho sviluppato allergie ai prodotti industriali
      Laverdevia

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